Public speaking: la responsabilità dell’emittente

Nel public speaking non è importante quello che dici, ma come lo dici

Cos’è più importante nel public speaking per trasmettere il proprio messaggio con efficacia? Scopri i consigli dei nostri esperti, leggi la news dedicata!

Spesso chi si è trovato a parlato in pubblico ha preparato con grande minuzia il proprio discorso, l’ha letto e riletto decine di volte di fronte allo specchio, fino ad impararlo a memoria. 

Ma è sufficiente? Forse per chi ha costruito quel messaggio lo è, anzi, lo è certamente visto l’impegno che ci ha riservato. Si può dire altrettanto per il suo pubblico? Decisamente no! 

Per affrontare un discorso di public speaking, infatti, non è fondamentale il focus del proprio messaggio per raggiungere la propria audience, bensì il modo in cui lo si espone. 

Certamente le argomentazioni devono essere comprensibili, con delle buone costruzioni logiche, ma questo non basta per convincere un pubblico ad ascoltarti con interesse. 

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L’emittente ha la responsabilità di trasmettere il proprio messaggio a destinazione

Come anticipato, il debater, cioè colui che tiene il discorso in pubblico, ha il compito di far arrivare il proprio messaggio a destinazione. 

Per dirsi trasmesso, un concetto deve colpire l’interlocutore che non si limita ad ascoltare, ma diviene parte integrante del discorso stesso. 

Hai letto bene, per avere un senso, un discorso in pubblico deve smuovere qualcosa in chi vi partecipa, e questo, sebbene la solidità delle proprie idee e l’evidenza delle proprie convinzioni, accade solo se il mittente sa come comunicare, non cosa. 

Non esiste una regola universale che, se afferrata, vi potrà trasformare nel perfetto oratore, ma esistono dei metodi comprovati che aiutano nell’intento. 

Vediamone qualcuno insieme.

Public speaking: istruzioni per l’uso

Abbiamo aperto questo articolo parlando dell’oratore che prepara e studia il proprio discorso di fronte allo specchio. Il debater in questione, però, non ha fatto i conti con il riscontro del proprio pubblico. 

Un buon oratore, infatti, è capace di adattare il proprio stile e l’intensità del proprio discorso in base all’audience che ha di fronte, che è tutt’altra cosa dall’andare avanti con il paraocchi convincendosi che il solo fatto di terminare il proprio tempo a disposizione sia un successo. 

Utilizzare termini chiari e comprensibili, inoltre, è senza dubbio d’aiuto quando ci si trova di fronte a persone differenti, ma ancora non è tutto. 

Una caratteristica che distingue un buon oratore da un beginner è certamente la naturalezza con cui padroneggia il palcoscenico e i propri pensieri, con gestualità e movimenti adatti alla situazione e al messaggio che intende trasmettere. 

Passione, entusiasmo e metodo Outsourcing

Per definirsi un buon oratore non possono certo mancare passione ed entusiasmo, che devono essere trasmessi al pubblico per fare in modo che quest’ultimo ci conceda la propria attenzione. 

E come la veicoli la tua passione? Semplice, con quello che a te da passione, proprio nel modo in cui vorresti che qualcuno ti parlasse di un argomento!

Ponendo attenzione alle reazioni del tuo pubblico, riuscirai a calibrare i tuoi discorsi così da renderli accattivanti e interessanti, anche se stai parlando di mozzarelle di bufala o di prodotti petrolchimici. 

Ci sono poi tutta una serie di altri metodi per aiutarti a superare la paura e per farti conquistare maggiore autostima. 

Ad esempio, hai mai pensato di trovarti di fronte a delle persone che ti devono dei soldi? Provaci, e vedrai che sarai molto più deciso!

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